Le news del 20.01.2010
Viaggio-
studio a Rotterdam 14 – 21
Novembre 2009
Ho trascorso una settimana in Olanda, nella città di
Rotterdam, dove ho svolto uno stage professionale a scopo formativo, a
seguito dell’esito del Concorso “Docente
dell’anno”, indetto dall’Associazione Nazionale Dirigenti e
Alte Professionalità della Scuola, in collaborazione con Microsoft
Italia. A Rotterdam ho avuto
occasione di visitare due scuole e mi sono resa conto di come
l’applicazione di metodologie avanzate e l’introduzione delle
nuove tecnologie nella didattica quotidiana siano condizioni di qualità
ed eccellenza. Questa esperienza ha avuto il grande merito di farmi
riflettere sui positivi effetti di una metodologia educativo-didattica
che si basa sul perseguimento dell’autonomia organizzativa e
operativa degli alunni. A scuola, gli strumenti tecnologici avanzati quali, ad
esempio, computer e lavagna interattiva multimediale, non credo che di
per sé facciano la vera differenza, dal punto di vista
dell’educazione e dell’acquisizione dei contenuti, ma certamente
agevolano il percorso di insegnamento e creano i presupposti per un
apprendimento efficace perché fondato sulla motivazione e sulla
stimolazione di più canali senso-percettivi dell’alunno. È
notevole sapere che ci sono già scuole, oltre i confini nazionali
italiani, nelle quali le smartboard
sono la quotidianità e trovano posto in ogni classe, e dove le
vecchie lavagne di ardesia stanno per diventare solo un ricordo del
passato (le ultime le ho viste già dismesse e momentaneamente
parcheggiate in corridoio, in attesa di essere portate via). Anche la
preparazione degli insegnanti è degna di nota; basti pensare che
tutti utilizzano da anni il computer e quasi tutti, ora, sono in grado
di utilizzare le lavagne interattive, avendo ricevuto tempestiva e
adeguata formazione.
Ad ogni modo ciò che conta, sicuramente, è
l’applicazione di una metodologia efficace perché basata
essenzialmente su modalità di tipo laboratoriale: i bambini
“sanno” e “sanno fare” perché a scuola “fanno”! Ogni
apprendimento passa per una serie di attività pratiche che li mette
in condizione di sperimentare, di operare, di costruire, di
“sporcarsi le mani”; in cooperazione con i compagni di classe e
con l’insegnante, che assume più il ruolo di tutor, di sostenitore,
di incoraggiatore, di organizzatore. Il diario del mio stage in Olanda Montessoribasisschool
De Mare (1) |